Nubi si addensano all’orizzonte per la signora von der Leyen, simbolo dei mercati apatridi e custode del verbo unico liberal-progressista. Così, ad esempio, leggiamo su Il Sole 24 Ore, l’osservatore della globalizzazione turbo-capitalistica. In particolare, emergono SMS segreti tra la presidente della Commissione Europea e il CEO di Pfizer.
Von der Leyen – Il Tribunale Europeo e la verità sui segreti
Il Tribunale Europeo ha accolto il ricorso del New York Times, che aveva chiesto l’accesso agli SMS in questione, ma si era visto negare tale richiesta. La corte ha annullato il divieto di accesso ai giornalisti, una decisione che ha messo in luce la verità. Come diceva Lucio Anneo Seneca, “la verità, anche se sommersa, viene presto o tardi a galla“.
Il capitalismo terapeutico e l’emergenza sanitaria
A distanza di tempo, la verità sembra emergere poco alla volta. Come ho argomentato nel mio studio “Golpe Globale, Capitalismo Terapeutico e Grande Reset“, l’emergenza sanitaria è stata trasformata dalle classi dominanti in uno strumento di controllo e in un’opportunità di profitto. Il capitalismo della sorveglianza si è mescolato con il grande business, creando una sintesi perfetta con l’infame tessera verde, simbolo di un sistema che ha trovato nella pandemia un’opportunità di business senza precedenti.
Le “benedizioni” del capitalismo terapeutico sono diventate subito una straordinaria opportunità di profitto per i gruppi dominanti. Questi ultimi hanno visto nell’emergenza sanitaria una miniera d’oro, alimentando il turbo-capitalismo di Big Pharma. Le cifre parlano chiaro, dimostrando un profitto notevole derivato dalla gestione dell’emergenza, che non è mai stata neutra, ma si è tradotta in una strategia ben studiata per massimizzare il guadagno.
Il capitalismo e la malattia come opportunità
Come mostrato da Ivan Illich nel suo studio Nemesi Medica, la società capitalista aspira a trasformare tutti i suoi cittadini in malati, per poi curarli e generare nuovi profitti. La categoria del “malato asintomatico” permette infatti di considerare chiunque come un malato potenziale. L’emergenza sanitaria del 2020 ha rappresentato un’occasione imperdibile per questa strategia, che ha visto i gruppi dominanti sfruttare ogni aspetto della crisi per rafforzare il proprio potere.
Nonostante gli sforzi degli euroinomani di Bruxelles per secretare i documenti, sembra che le cose stiano finalmente cambiando. I prossimi sviluppi potrebbero offrire segnali positivi. Per una volta, possiamo scorgere un buon segno all’orizzonte.
RadioAttività, lampi del pensiero quotidiano – Con Diego Fusaro